venerdì 27 settembre 2013

Roger Waters family portrait

Waters - on the knee of his mother,
Mary - with his father, Eric and brother John,
shortly before his father was killed

“Daddy's flown, across the water...leaving just a memory, the snapshot in the family album, Daddy what else did you leave for me...Daddy, what'd you leave behind for me?” Roger Waters

‘It was just before dawn one miserable morning in black ’44,’ sings Roger Waters, former member of Pink Floyd, in When The Tigers Broke Free, the song he wrote about that day. 
‘The Anzio bridgehead was held for the price of a few hundred ordinary lives.’
Eric Fletcher Waters was the son of a County Durham coal miner and Labour Party activist. He won a scholarship to Durham University and became a school teacher. In 1939 he was a Communist and a committed pacifist and refused to take up arms, driving an ambulance during the Blitz instead. But he was changed by the nature and scale of the unfolding conflict. He signed up to fight against fascism.

That was how he came to be a second lieutenant in 8th Battalion of the Royal Fusiliers, part of a force that landed on the beaches at Anzio in February 1944 and was told to hold the town.

The 31-year-old’s name is one of 4,000 listed on a memorial to those who were killed in action at Anzio but whose bodies were never found. His youngest son Roger was four months old when it happened; just old enough to have appeared in a family picture with his father, taken shortly before Eric’s deployment to Italy.

Eric Waters died on a battlefield in Italy on February 18 1944 because of the foolishness of the generals he served.




mercoledì 25 settembre 2013

Qahwa: Un'esperienza di tradizione araba e di ospitalità.

Il caffè in arabo viene chiamato qahwa,  ed è una bevanda molto importante legata alla cultura araba e all’ospitalità, in particolar modo quella relativa ai beduini del deserto . Quando un ospite si presenta in casa, il caffè deve essere sempre offerto, così come l'ospite deve rigorosamente accettare perché il non farlo sarebbe un gesto di scortesia. 
Parlando di caffé arabo accade spesso di confondersi con il caffè turco, credendo che sia appunto quello arabo, quando invece sono due bevande totalmente diverse.  Quello turco non lo si può bere subito, è più denso e lo si deve lasciare a depositare, così che la miscela del caffè e le spezie si depositino in fondo alla tazza. Quello arabo, invece, viene versato su una tazza diversa e molto più piccola rispetto a quella utilizzata per il caffè turco, si versa solo per 1/3 della tazza, lo si deve bere velocemente ed inoltre c'è un determinato rituale da eseguire sia da parte dell'ospite che il padrone di casa, che vi dettaglierò in seguito (vedere figura uno).

Figura 1
La particolarità del qahwa è il suo forte profumo esotico, dovuto al cardamomo principalmente, anche se può anche essere realizzato con altre spezie, come cannella o zafferano e allungato a volte con l’acqua di rose. Queste profumazioni vengono aggiunte ai chicchi del caffè che sono stati tostati e, successivamente, con l’utilizzo di un mortaio particolare fatto in legno chiamato (mihbaj),  vengono pestati tutti a assieme fino a ottenere una polvere sottile.
A questo punto questa polvere profumata viene mescolata assieme all’acqua e portata ad ebollizione dentro una particolare caffettiera chiamata (dallah). Questa operazione va ripetuta due o tre volte e serve a rendere più denso e ricco il caffè. Da notare che il caffè viene servito tipicamente amaro, motivo per cui spesso viene servito assieme i datteri.  La combinazione di un sorso di caffè e un pizzico di dattero, enfatizza il profumo esotico delle spezie, marca maggiormente il gusto amaro del caffè, restituendo allo stesso tempo il gusto dolce naturale del dattero.
Quando arriva l’ospite, il padrone di casa ha il compito di servire il caffè di persona, e lo fa seguendo un determinato rito composto da sguardi e gestualità con la mano, che vengono eseguiti tra i due. Si inizia con il versare il caffè nella tazzina e porgerla all'ospite con la mano destra. La tazza del caffè non viene mai servita piena, ma si fanno solitamente 3 giri di caffè, per un determinato significato (vedere figura due).

Figura 2
Nel caso l’ospite volesse ancora un giro di caffè, basta porgere con la mano fissa la tazzina al padrone di casa; in caso contrario, scuotere la tazza davanti a lui o mettere la mano sopra la tazza, sono segni di sazietà  o che semplicemente si intende saltare quel giro.  Questi rituali sono legati ai vecchi significati che si erano instaurati nelle tradizioni beduine, e che sono passati poi di generazione in generazioni e tutt’ora, almeno fino ad oggi, fanno parte anche dei riti della tradizione araba.
Questo tipo di bevanda non viene bevuto quotidianamente nella società araba, come avviene invece per il caffè turco o il the, per colpa del suo lungo tempo di preparazione e anche perche è riservato principalmente all’arrivo degli ospiti; viene comunque preparato in occasioni molto speciali, come la nascita di un figlio, ai matrimoni, in ricorrenza con le feste religiose, ai compleanni e addirittura per le occasioni di funerali. 



lunedì 16 settembre 2013

Red أحمر

Passion in arabic calligraphy and woman.






Photo: Fatima Abbadi

venerdì 6 settembre 2013

Syria: Musique d' Alep


Aleppo is one of the oldest inhabited cities in history. It knew human settlement since the eleventh millennium B.C.  Old Aleppo was contained within a wall, 3 miles in circuit with seven gates. The medieval castle in the city, is built atop a huge mound rising 50 m above the city. The current structure dates from the 13th century. It is said that the name Halab means "gave out milk," coming from the ancient tradition that Abraham gave milk to travelers as they moved throughout the region.

Aleppo is considered even one of the main centres of Arabic traditional and classic music with the famous Aleppine Muwashah موشّح , Qudoods and Maqams (religious and secular poetic-musical genres). Aleppines in general are fond of Arab classical music, the Tarab, and it is not a surprise that many artists from Aleppo are considered pioneers among the Arabs in classic and traditional music. The most prominent figures in this field are Sabri Mdallal, Sabah Fakhri, Shadi Jameel, Abed Azrie and Nour Mhanna. Many iconic artists of the Arab music like Sayed Darwish and Mohammed Abdel Wahab were visiting Aleppo to recognize the legacy of Aleppine art and learn from its cultural heritage.

Aleppo is also known for its knowledgeable and cultivated listeners, known as sammi'a or "connoisseur listeners". Aleppine musicians often claim that no major Arab artist achieved fame without first earning the approval of the Aleppine sammi'a.

Aleppo hosts many music shows and festivals every year at the citadel amphitheatre, such as the "Syrian Song Festival", the "Silk Road Festival" and "Khan al-Harir Festival".


For more details about Aleppos various musical styles, click on the following link:
http://www.aleppoart.com/Musique.html


giovedì 5 settembre 2013

Culture and heritage in a single promo


يا هالعريس بلادك ما اريناها
يا بدلتك من جبل عجلون قطعناها
واتفصلت في حلب واهتزت الشام
يا نجمة الصبح فوق الشام عليتي
الجواد أخدتي والأنذال خليتي
يا نجمة الشام وين عليتي
الجواد أخدتي والأنذال خليتي
نذر عليّ إن عادوا الأحباب ع بيتي
لأضوي المشاعل وأحني العتاب